domenica 1 novembre 2015

A passeggio per i vicoli della città vecchia

Stamattina ho accompagnato Sara, una ragazza che lavora per il Centro Risorse India dove siamo alloggiate, in cerca di nuovi itinerari "didattici" da proporre agli studenti che vengono qui a studiare hindi. Ha già trovato dei piccoli tesori della città, come il quartiere degli artigiani che producono giocattoli in legno (dove mi porterà una di queste prossime mattine), e oggi l'idea era di trovare i luoghi dove i musulmani producono i sari, i vestiti da donna tipici indiani e in particolare di Varanasi.
E' stato più difficile del previsto e in realtà abbiamo scovato solo un tessitore in una magnifica stanza adibiita a laboratorio, con un telaio in legno degno dei tempi che furono, con cui si è scambiato quattro chiacchere (Sara parla perfettamente hindi e io capisco qualcosa), ma per il resto nient'altro.
Così, ci siamo spinte più a nord, entrando nel bazar di Goudolia e iniziando a perderci per i vicoli, dove europei e turisti in genere non si inoltrano, oltre le botteghe più frequentate da locali e stranieri, finendo in un mondo fuori dal tempo.

la bottega dei chutney (mango, peperoncino, etc.)

Che meraviglia. Ci siamo stancate, faceva molto caldo, ma ne valeva la pena. Non riuscivamo a fermarci, come inghiottite dalla sorpresa che ogni angolo di strada poteva riservarci. Non ho fatto molte foto, non volevo rompere l'incanto dei saluti con la gente nelle botteghe e fuori dalle case, ma qualche reperto l'ho riportato a casa. Ma nessuna foto può rendere l'idea di odori, suoni,sensazioni.




banane essiccate e altre delizie




una delle tante pasticcerie


il barbiere

una pentola gigante (e Sara dietro)



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