giovedì 22 ottobre 2015

In viaggio verso Gwalior

Stamattina la sveglia è suonata alle quattro e un quarto. Come mai svegliarmi alle sette per andare al lavoro comporta una fatica epica mentre stamani in un batter d'occhio ero sveglia, lavata, vestita e con un tè fumante in mano?
Il tassì è arrivato anche prima del previsto e mi sono precipitata giù, nonostante l'ora suonava il clacson! Abbiamo attraversato Delhi che era ancora buio e mai l'ho vista così bella, semideserta, senza traffico, i porticati illuminati del centro, le grandi strade intorno al Parlamento, che bellezza, quasi commovente! Ero incantata, sempre sommersa da un traffico infernale, meritava di essere vista così, prima dell'alba, nuda, pulita anche, una grande metropoli addormentata.

la stazione ancora semideserta
Siamo arrivati in stazione alle cinque e qualche minuto e il treno partiva alle sei per Agra, la città dove si trova il Taj Mahal ma dove non avevo intenzione di fermarmi essendoci stata già due volte negli anni passati e dove invece dovevo incontrare Ranjeet, il mio autista e body guard per i prossimi cinque giorni.

io ancora semiaddormentata
Il treno è arrivato con una puntualità svizzera, ero in prima classe A/C, e con altrettanta precisione è arrivato dopo due ore precise ad Agra. Sono, mi scusino i lettori, anche piuttosto orgogliosa di essere riuscita a prenotare questo benedetto biglietto ferroviario on line più di un mese fa, chi sa come funziona capirà che non è una passeggiata... Le due ore sono passate in un attimo, non hanno fatto altro che portare da bere e da mangiare tutto il tempo, impossibile chiudere gli occhi per un attimo, tra quotidiani, tè, pane, marmellata, polpette vegetali, biscotti, corn flakes (avevo per caso del latte di soia in versione mini in borsa), chips con ketchup, succhi di frutta, insomma siamo arrivati alle otto con la pancia più che piena. Ho trovato subito Ranjeet fuori dalla stazione e siamo partiti alla volta di Gwalior, 120 km circa per un tre ore di macchina tra strade in buono e in pessimo stato, mucche, asini, capre, tir, pagamento di tasse tra uno stato e un altro, camion con gente in festante e musica gracchiante dagli altoparlanti  (oggi è festa nazionale qui).
Siamo andati direttamente a visitare il Forte e gli edifici dentro la fortezza, splendidi come di consueto, anche se necessiterebbero di una buona manutenzione come molte "cose d'arte" da queste parti.


il posto di blocco dove pagare le tasse tra uno stato e l'altro

il Forte di Gwalior

Il Forte

Il Forte da altri punti di vista

vista sulla città nuova


e un saluto ai miei amici!




3 commenti:

  1. Il "Posto di blocco" è molto simile a quello del film.
    Chi siete? Da dove venite? Sì ma dove andate? Una rupia!

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  2. esatto, solo che lo hanno chiesto in hindi :-D

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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